La Sme alla Scala !

dai nostri inviati ....

La partecipazione all’evento scaligero che ha visto i nostri ragazzi assistere al balletto Lo Schiaccianoci era parte di un lavoro iniziato in classe nelle materie di italiano, musica ed educazione civica al termine del quale ciascun allievo ha presentato un resoconto della serata. Pubblichiamo qui alcuni tra i più interessanti tra quelli presentati. 

LA SCALA GREMITA DI STUDENTI

Nella città di Milano si è tenuto alla Scala, chiamata così perché sul luogo dove sorge c’era la chiesa di Santa Maria alla Scala, il celeberrimo balletto “Lo Schiaccianoci”. Questo balletto dalle musiche di Pjotr Ilic Cajkovskij e con le coreografie di Rudolf Nurejev possiede la garanzia della leggerezza. Per quella sera, il 9 gennaio 2025, molte persone sono accorse e tutti i posti erano occupati. Parte di questo successo è dovuto al fatto che anche molti studenti di varie scuole sono andati a vederlo. Lo spettacolo è durato dalle 20:00 alle 23:00, i 2 atti separati da un breve intervallo. Molto ben realizzate, a mio parere, nel famosissimo teatro all’italiana soprattutto le scenografie ed i costumi. La musica era sublime, e si potevano ascoltare dei famosi pezzi ad esempio “La danza della Fata Confetto” e molti altri brani che si possono ascoltare perfino con i carillon, resi celebri dalle rappresentazioni del balletto. Soprattutto è stata impressionante la rapidità delle scenografie che si alzavano e che si abbassavano. I protagonisti provenivano dal corpo di ballo della Scala al massimo livello di bravura mentre i ballerini con le parti secondarie possedevano una minor leggiadria ma erano comunque quasi perfetti. A molti studenti è piaciuto e sarebbe bello ripetere l’esperienza. Il balletto era piuttosto aderente alla trama così che la comprensione fosse chiara e si potesse godere al meglio del capolavoro russo.

Luca Parma – Classe I A

 

La Scuola Media Europea in gita al Teatro alla Scala di Milano

Una serata speciale quella del 9 gennaio, quando un gruppo di studenti della Scuola Media Europea di Abbiategrasso ha avuto l’opportunità di vivere una straordinaria esperienza culturale. I ragazzi,
accompagnati dai loro insegnanti, si sono recati al celebre Teatro alla Scala di Milano per assistere a uno degli spettacoli più amati della tradizione teatrale e musicale: Lo Schiaccianoci. L’evento, che si è svolto dalle 20:00 alle 22:30, ha regalato a ciascuno degli studenti grandi emozioni.
Il balletto Lo Schiaccianoci, tratto dalla celebre fiaba di Hoffmann, ha conquistato tutti i presenti con la sua magica combinazione di danza, musica e scenografia. Le ballerine, impeccabili con una grazia straordinaria, hanno incantato il pubblico con performance stupefacenti. I loro movimenti, in perfetta sintonia con le note musicali, hanno trasportato lo spettatore nel mondo incantato del Natale, dove la piccola protagonista, insieme al suo Schiaccianoci, affronta incredibili avventure in un regno popolato da topi e magici esseri.
La scenografia dello spettacolo è stata una delle protagoniste indiscusse della serata. Il palco del Teatro alla Scala, che già di per sé è un capolavoro architettonico, è stato trasformato in un mondo fiabesco, con un gioco di luci e ombre che cambiava costantemente, rivelando nuovi mondi e nuovi ambienti. Dalle gelide foreste natalizie ai lussuosi palazzi del regno dei dolci, ogni scena era un dipinto vivente. L’attenzione ai dettagli li ha fatti rimanere a bocca aperta.
Gli attori, pur in un contesto teatrale dominato dalla danza, hanno dato vita a personaggi realistici. L’incontro tra recitazione e danza ha dato vita a un’armonia perfetta, dove ogni movimento e ogni parola sembravano essere il complemento dell’altro.
Per gli studenti, che avevano spesso visto la Scala solo da lontano o sui libri di scuola, l’esperienza è stata davvero unica. I ragazzi  erano felici di aver avuto l’opportunità di sedersi in uno dei teatri più prestigiosi al mondo e di assistere a un’esibizione di tale livello.
Personalmente, mi è piaciuta moltissimo questa esperienza. La storia di Lo Schiaccianoci mi ha colpito in modo profondo, con la sua magia e le sue tematiche universali che parlano di crescita, avventura e scoperta. Ma ciò che mi ha veramente impressionato è stata la straordinaria bravura degli attori e delle ballerine, che sono riusciti a trasmettere emozioni forti. Inoltre, la bellezza del Teatro alla Scala, con la sua eleganza senza tempo, ha contribuito a rendere tutto ancora più speciale. Un vero e proprio tempio della cultura e della bellezza, che rimarrà impresso nella memoria di chi ha avuto il privilegio di viverlo.

Nicola Abbteianni (classe III A) 

Un Viaggio al Teatro alla Scala di Milano

Lo spettacolo dello Schiaccianoci

Oggi vi parlerò dello spettacolo dello Schiaccianoci al Teatro alla Scala.
Il teatro si trova in centro Milano ed è molto famoso, c’è da più di 200 anni: è stato completato dall’architetto Giuseppe Piermarini il 3 agosto del 1778 ed è stato inaugurato con un’opera di Antonio Salieri.
Fu costruito perché nel 1776 un colossale incendio distrusse l’antico Regio Teatro Ducale che era collocato dove oggi si trova il Palazzo Reale e l’imperatrice Maria Teresa d’Austria decise di farne edificare uno nuovo sull’area della chiesa trecentesca di Santa Maria della Scala e da esso prende nome il teatro.
Al tempo dentro c’erano anche i giochi d’azzardo che erano vietati nel resto della Lombardia. Pensate all’importanza di questo posto, è qui da 247 anni e ancora ci vanno milioni e milioni di persone a vedere i suoi balletti e spettacoli!
La Scala è considerato il più famoso teatro d’opera italiano ed è tra i più prestigiosi teatri al mondo nel campo dell’opera, del balletto e della musica classica.
Io il 9 gennaio di quest’anno ci sono andato e oggi ve ne parlerò. Innanzitutto, sono andato a vedere lo spettacolo totalmente ballato dello Schiaccianoci su musiche di Piotr Ilic Čajkovskij con le coreografie di Rudolf Nurejev. Per chi non lo sa un balletto è un tipo di spettacolo nato nel primo Rinascimento presso le corti signorili italiane e francesi. È composto da tipi di movimenti di danza coordinati che si chiamano coreografie e sono accompagnate da musiche per il ballo. Oggi il termine balletto consiste in rappresentazioni sceniche di un dramma visivo svolto per mezzo di danza su musica interpretata da ballerini in base a una coreografia.
Secondo me lo spettacolo ballato è il più difficile da fare poiché devi ricordarti ogni singolo passo alla perfezione.
Parlando di Piotr Ilic Čajkovskij e Rudolph Nurejev il primo è uno dei più importanti compositori russi che ha segnato la musica classica della metà del XIX secolo, mentre il secondo è considerato il più famoso ballerino russo della storia, ha innovato il balletto e la coreografia in modo molto esponenziale.
La storia è tratta dal racconto dello Schiaccianoci e il re dei topi scritto nel 1815 da Ernst Theodor Amadeus Hoffman e rivisitata nel 1845 da Alexandre Dumas padre.
Entrando alla Scala il 9 gennaio mi sono trovato nella sala d’ingresso fatta di marmo, molto decorata e veramente bella con dei lampadari luminosi. C’era molta gente e da quella stanza si poteva accedere alle proprie postazioni. Il mio posto era al palco numero 17, un po’ sopra il Palco D’onore.
Ci tengo a ricordare che non si possono scattare foto e nemmeno mangiare o bere. Mi sono messo sulla sedia più vicina al balconcino e da lì si vedeva bene tutta la sala. Sul tetto c’erano delle decorazioni, sul muro e in centro delle enormi luci, che insieme alle lucine di ogni palco, illuminavano l’enorme stanza. I palchi erano divisi in tanti livelli, uno sopra l’altro e si stendevano verso l’alto. In basso c’era la platea con dei posti proprio davanti al palco teatrale, tra il palco e la platea si trovava l’orchestra che faceva le prove prima di iniziare. 
Lo spettacolo era diviso in 2 atti da 55 minuti circa, con un intervallo in mezzo di circa 20/30 minuti. Ad un certo punto le luci si sono spente e lo spettacolo è iniziato. La storia è ambientata in Germania nei primi anni del 1800, nella casa del ricco signor Stralhbaun durante una festa per la Vigilia di Natale. Tra addobbi e danze caratteristiche, il vecchio amico di famiglia Drosselmeyer, intrattiene gli ospiti con giochi di prestigio, regali e pupazzi meccanici da lui stesso costruiti. Clara, figlia dei padroni di casa, riceve in dono uno schiaccianoci che sembra un soldatino, che attira l’attenzione dei suoi fratellini al punto che litigando Fritz indispettito lo rompe. Dopo averlo riparato lo zio lo ridà a Clara, che stanca per le danze della serata si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte e intorno a lei inizia a crescere la sala, l’albero di Natale e i giocattoli. All’improvviso si sentono insoliti fruscii e squittii e strane presenze si muovono per la stanza. Sono topi che cercano di rubarle lo Schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli e ad un certo punto lo Schiaccianoci si anima e combatte con i soldatini di Fritz. Alla fine dello scontro rimangono lo Schiaccianoci e il Re dei Topi. Per salvare lo schiaccianoci Clara lancia la sua scarpetta addosso al re nemico, permettendo allo Schiaccianoci di colpirlo a morte. Lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe e Clara lo segue in una foresta incantata, dove inizia a cadere la neve. L’atto finisce con un delicato e splendido Valzer dei fiocchi di neve. Il secondo atto inizia con Clara e lo Schiaccianoci che entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo Reale li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure contro il Re dei Topi. Subito dopo tutti i cortigiani si esibiscono in una serie di danze che compongono il divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto culminando nel conosciutissimo Valzer dei fiori. Infine, La Fata e il Principe si esibiscono in un delicatissimo Pas de deux. Il Balletto si conclude con il Valzer dei fiori per la seconda volta e il sogno finisce. Una volta sveglia Clara, mentre si fa giorno, ripensa al bellissimo e magico sogno con lo Schiaccianoci stretto tra le braccia.
A me è piaciuto molto lo spettacolo, era molto ben organizzato: voglio fare i complimenti all’orchestra che ha suonato in modo egregio e anche agli attori, che si sono mossi perfettamente ricreando la storia in modo da farla capire agli spettatori e hanno fatto dei bellissimi cambi di scena e dei fantastici balletti. La cosa che mi ha colpito di più sono stati i ragazzini di circa dieci anni sul palco che hanno fatto delle splendide scene, soprattutto pensando alla loro età: veramente dei prodigi!
Sono uscito dal Teatro alla Scala ripensando alla bella serata durante il viaggio di ritorno a casa.

Filippo Zapparoli (classe II A)

UNA SERATA ALLA SCALA

Il giorno 9 gennaio 2024 con la Scuola Media Europea sono andato al Teatro della Scala di Milano a vedere il balletto “Schiaccianoci”. È iniziato alle ore 20. Ero nel palco della zona uno. (PALCO IV ORDINE DX n. 8, posto 2)
Il teatro mi ha colpito molto: grande, con enormi lampadari luccicanti e legni intarsiati colore oro.
La scenografia era bellissima e sono stato colpito, in particolare, dall’esecuzione dei balletti e dalla loro coreografia.
L’orchestra accompagnava gli attori durante lo spettacolo con la musica; gli attori avevano abiti bellissimi. 
All’ improvviso il silenzio, il buio, poi le luci di scena e le musiche che accompagnavano gli attori e scandivano lo spettacolo.
Sono stato bene e sono stato trascinato dentro il racconto.
D’un tratto le luci si sono riaccese, le musiche interrotte e dentro di me è rimasta la gioia di avere passato momenti immerso in una storia bellissima, lontano dal ritmo e dal chiasso della vita quotidiana.
Durante il viaggio di ritorno ripensavo alle scene e, arrivato a casa, ho cercato di raccontare e rivivere le emozioni che ho provato.

Stefano Romè – Classe II A

UNA SERATA ALLA “SCALA”

La nostra scuola ha organizzato per il giorno 9 gennaio un’uscita didattica molto particolare al Teatro alla Scala di Milano per avvicinarci all’esperienza del balletto in un ambiente prestigioso, come e appunto la Scala.
Lo spettacolo era intitolato “Lo Schiaccianoci”, un balletto con musiche di Cajkovskij, tratto dal racconto “Lo schiaccianoci e il re dei topi”su rielaborazione di A. Dumas. Questa è la trama del balletto: alla vigilia di Natale Clara riceve in regalo dallo zio Dross
uno schiaccianoci a forma di soldatino; il fratellino Fritz lo rompe per dispetto ma lo zio
riesce a ripararlo. Clara balla felice con i parenti e gli amici ma poi si stanca ,si addormenta e sogna.
Intorno a lei tutto inizia a crescere e appaiono anche tanti topi che cercano di rubare lo schiaccianoci, lui si anima e riesce a sconfiggere in una lunga battaglia il re dei topi. Poi lo schiaccianoci per magia, si trasforma in un principe ed entra danzando con Clara in una foresta di neve.
Il primo atto si chiude con il bellissimo valzer dei fiocchi di neve.
Nel secondo atto i due ragazzi entrano nel regno dei dolci e poi nel Palazzo Reale, dove incontrano la Fata Confetto e un principe.
Ci sono danze a cui partecipano gli abitanti del palazzo per festeggiare Clara e infine si assiste al bellissimo valzer dei fiori. Finite le danze, Clara e lo schiaccianoci vengono incoronati nuovi sovrani del Regno dei Dolci.
Il balletto si chiude con il risveglio di Clara, accanto allo schiaccianoci che danza per ricordare il sogno fantastico.
Di questa esperienza mi è piaciuto tutto: l’eleganza del Teatro, dove prevale il colore rosso delle poltrone, dei palchi, delle tende in velluto del sipario con attorno una struttura dorata; molto elegante era anche il prezioso lampadario dorato.
Ho apprezzato l’allestimento delle scene, i costumi di ballerini soprattutto quello rosa della Fata Confetto, le musiche coinvolgenti dell’orchestra e in particolare il valzer dei fiocchi di neve.
È stata una serata molto particolare, anche perché siamo andati a Milano di sera con un abbigliamento elegante e mi ha molto stupita la Piazza Duomo con tutte le luminarie natalizie e le luci dei negozi in Galleria.
“Sarebbe senz’altro un’esperienza da ripetere!”

Sara Ennaimi (classe I A)

 LO SCHIACCIANOCI

Gli alunni della scuola media europea il 9 gennaio 2025 alla sera si sono trovati in Piazza Vittorio Veneto per andare alla Scala di Milano, arrivati al castello visconteo dovevamo camminare per 10 minuti per arrivare alla scala, siamo passati nella galleria e abbiamo incontrato dei personaggi famosi con cui si sono fatti le foto, arrivati davanti alla scala c’erano tantissimi altri ragazzi di altre scuole, dopo 20 minuti hanno aperto le porte e siamo iniziati ad entrare.
Appena entrato, sono rimasto sorpreso dalla grandezza e dalla bellezza della sala. Le luci soffuse creavano un’atmosfera magica, che mi faceva sentire come se fossi entrato in un mondo a parte. Seduto nella mia poltrona, guardavo intorno a me, osservando le persone eleganti che si preparavano per l’inizio dello spettacolo, e non riuscivo a credere che anche io fossi lì, pronto a vedere un balletto tanto famoso.
Quando finalmente le luci si sono spente e le prime note della musica di Čajkovskij hanno iniziato a riempire l’aria, sono stato completamente travolto. Non avevo mai visto un balletto dal vivo, e la fluidità dei movimenti dei ballerini e dei musicisti mi hanno lasciato senza parole. Ogni passo sembrava perfetto, ogni gesto così preciso che sembrava quasi irreale. La storia dello Schiaccianoci mi era familiare, ma vederla in scena, con la scenografia e i costumi magnifici, mi ha fatto sentire come se stessi vivendo un sogno.
Mi ha colpito molto anche la capacità dei danzatori di esprimere emozioni solo con i movimenti del corpo. La scena in cui Clara, la protagonista, combatte con il re dei topi, è stata davvero intensa. La musica, con le sue melodie famose anche per delle pubblicità, accompagnava ogni momento, facendomi sentire la tensione o la dolcezza della storia in modo quasi fisico.
Il momento che mi ha emozionato di più è stato quando i ballerini hanno danzato sul palco con i fiocchi di neve che cadevano intorno a loro. Mi sembrava di essere immerso in un mondo incantato, dove tutto era possibile, dove la realtà e il sogno si mescolavano.
Alla fine dello spettacolo, quando i ballerini hanno ricevuto il loro applauso, io ero lì con il fiato sospeso, applaudendo anche io, senza riuscire a smettere di sorridere. Quella sera alla Scala mi ha fatto capire quanto la danza, la musica e il teatro possano essere potenti nel trasmettere emozioni. È stata un’esperienza che porterò sempre con me, e che mi ha fatto desiderare di tornare a vedere altri spettacoli così, magari con una passione ancora maggiore.

Davide Massara (classe III A)

GRAN SERATA DELLA SME ALLA SCALA

Il Teatro alla Scala di Milano accoglie la Scuola Media Europea con la rappresentazione del Balletto de “Lo Schiaccianoci”, in programma per la serata di giovedì 9 gennaio 2025.

Milano, 9 gennaio 2025, la Scuola Media Europea di Abbiategrasso si è recata al Teatro alla Scala per assistere al Balletto de “Lo Schiaccianoci” con musiche di Piotr Ilic Tchaikovsky e coreografia di Rudolf Nureyev. L’ingresso alla scala ha lasciato i ragazzi a bocca aperta: i tessuti di colori sgargianti li hanno accolti nei loro palchi situati nel IV ordine. Per molti di loro era la prima volta nel teatro più importante dell’opera lirica e prima dell’inizio dello spettacolo si sono divertiti ad ammirare la maestosità dei soffitti bianchi, dell’enorme lampadario in piccoli cristalli e del palco da cui, poco dopo, si sarebbero esibiti dei bravissimi artisti. Lo spettacolo inizia con uno squarcio della Germania del 1800, dove in una casa si gioca con i regali di Natale appena ricevuti, tra cui lo Schiaccianoci.
In seguito, la piccola protagonista Clara si addormenta e in sogno vede tutta la casa prendere vita assieme allo Schiaccianoci
che, dopo aver combattuto contro il Re dei Topi e il suo esercito di roditori, si trasforma magicamente in un bellissimo principe che balla con la ragazza, sotto dei piccoli fiocchi di neve. Incontrano la Fata Confetto, introdotta dall’omonima musica, e i cortigiani, che si esibiscono danzando. La rappresentazione termina con il ballo tra il Principe e la Fata Confetto e il risveglio di Clara dal suo bellissimo sogno. L’intero spettacolo è stato emozionate, grazie ai bellissimi costumi colorati adeguatamente correlati al periodo storico, ai ballerini eccellenti e soprattutto alle celeberrime musiche come il Valzer dei fiocchi di neve, il Valzer dei fiori e il balletto della Fata Confetto, suonate dal vivo dall’orchestra, un altro componente affascinante, che ha accompagnato in modo impeccabile ogni movimento dei danzatori. Inoltre, vorrei dare voce particolare all’acustica del teatro: infatti, anche il suono del triangolo o dell’arpa sembravano potenti come quello del trombone. Altri elementi che mi piacerebbe citare sono la cura delle scenografie, realizzate in ogni minimo dettaglio e cambiate in ogni sceneggiatura alla perfezione, e il realismo delle scene, dove oltre al personaggio principale, che catturava l’attenzione dell’osservatore, erano presenti anche bambini che giocavano a semplici giochi, che si raccontavano storie, che provavano a suonare il pianoforte, ecc…
Durante l’intervallo tutti si sono confrontati sul gradimento dello spettacolo, alcuni andando a paragonare la vista dal proprio palco a quello dei compagni.
Al termine della serata si sono ritrovati nell’atrio insieme agli insegnanti e, attraversando la bellissima Milano by night e la galleria Vittorio Emanuele II, illuminate dalle luci dei locali e delle luminarie, la SME termina la visione di uno spettacolo al Teatro alla Scala del capoluogo lombardo, salutandolo con aria stupefatta e molta gioia.

Tommaso Vitrano  (Classe III A)